mercoledì 31 dicembre 2008

Hello Stranger...


Ciao straniero,

Come ben tu sai gli animali si accoppiano perchè quando sono pronti a procreare cercano una compagna, la prima libera in età feconda e creano la loro famiglia.
Gli uomini sono animali ma la loro intelligenza aggiunta alla coscienza dovrebbe elevarli ad esseri superiori.
Amarci non perchè vogliamo fare una famiglia, soldi o semplicemente non sopportiamo di stare da soli.
Le emozioni che provo sentendo 2+2= 5 dei Radiohead, giocando con un bambino, ogni volta che vedo Amelie, nel vedere la neve cadere e il silenzio che crea, nell'assistere ad un concerto dei Sigur Ros, nel leggere un libro di Ammaniti, nelle dolci note di un pianoforte... perchè non posso provare queste forti e quasi indescrivibili emozioni anche accanto alla persona che amo? Perchè è così difficile? Perchè la realtà schiaccia i sogni e tutta la magia che li avvolge?
Voglio vivere per creare sogni e dare amore. Al diavolo tutto il resto!
La mattina voglio scrivere il mondo, il pomeriggio viverlo insieme a te e la notte sognare al tuo fianco...
Non me ne frega niente dell'Happy Ending. Ho sempre preferito le storie tragiche alla Romeo e Giulietta perchè solo lì risiede il vero amore.
Voglio solo un anno o un mese o un giorno... la possibilità che davvero esisti... che non fai parte solo della mia fantasia. Perchè improvvisamente tutto questo non ha più senso ed è difficile da sopportare.

Ti attenderò fino all'ultimo mio sogno.

"A un passo dal possibile, a un passo da te..." Elisa.

p.s. Ahhh quasi dimenticavo... Happy Birthday simo...

mercoledì 24 dicembre 2008

A te...



A te che sorridi anche quando sei arrabbiata... a te che preferisci donare che ricevere... a te che sei sempre sincera... a te che aiuti sempre tutti anche se non tutti aiutano te... a te che soffri ma non lo dai a vedere... a te che da grande fai ancora sogni da bambino... a te compagna di ogni mio viaggio... a te che insegui i tuoi sogni contro ogni realtà... a te incompreso tra gli estranei... a te che con la fede aiuti il prossimo... 
A te e a voi, più di ogni altro, auguro in occasione di questo bianchissimo natale di poter trovare, prima o poi, quello che cercate.

Grazie di esistere
Love you

venerdì 19 dicembre 2008

Felicità in pillole


Siamo seduti uno di fronte all’altro. È una delle ultime sere in cui si può bere una birra fuori, all’aria aperta. Settembre. Il tavolo assomiglia a quelli che usano nei campeggi. Un unico pezzo lungo di legno con panche annesse. Non so se abbiamo già ordinato o meno. Probabilmente sì. Non ricordo. Lui ha lo sguardo un po’ assente quasi triste. Gli chiedo cosa c’è che non va’.

“Mi sono lasciata con la ragazza” risponde lui, di getto, senza pensarci.

Ecco che il mio corpo si divide. Da una parte ne sono contenta. L’altra gli vuole troppo bene per vederlo soffrire. E allora cerco di capire.

“Come mai?” chiedo curiosa.

“Dice che non ricambio il suo amore, o almeno non come vorrebbe e che preferisce troncare lei”

Deglutisco. Sono sempre più divisa e quindi continuo a prendere tempo.

“Ti direi mi dispiace ma si può essere dispiaciuti per qualcosa che si sapeva già?”

Lui sorride. Ha funzionato.

“A me dispiace. Ci tenevo a lei. Parecchio. Ma sono innamorato di un’altra ora”

Io, che in quel momento nemmeno lo guardavo, mi fermo. Il mio cuore si ferma. Non voglio far trasparire nulla di tutto quello che mi sta succedendo dentro e quindi faccio la vaga:

“Mi sembrava strano che lasciassi il vecchio amore così facilmente. Senza avere la certezza del nuovo. Allora cos’è quella faccia tutta triste?”

Lui mi guarda fisso. Si potrebbe dire che in modo quasi impercettibile stia tremando. Respira appena mentre un soffio d’aria gli accarezza il viso. Io, nel guardarlo dritto negli occhi, ho dimenticato tutto il resto. Esistiamo solo noi due e quei 2 secondi, che sarebbero potuti durare minuti, se lui non avesse rotto il silenzio sussurrando appena:

“Perché ti amo”

Io abbasso lo sguardo e butto il mio succo, ormai finito, nella spazzatura. È lunedì. Sono a casa, in cucina e se non mi do una mossa l’esame di venerdì non lo supero.
Ho solo il tempo di un succo di frutta per sognare.

mercoledì 10 dicembre 2008

Vi presento Jane


C’è una ragazza. Si chiama Jane. Lei adora guardare la tv, chattare su msn e uscire con le amiche. Non legge molto. Studia psicologia indirizzo marketing e lavoro. Non sa bene cosa vuol fare da grande, per ora studia e basta. I suoi programmi preferiti sono: “Uomini e donne”, “Verissimo” e “La vita in diretta”, ma va anche pazza per i reality e le fiction. Quello che sa del mondo l’ha imparato a scuola e dai suoi genitori. Si informa guardando il TG5. È una ragazza precisa. Lava i piatti appena finito di mangiare, stira i suoi indumenti, tiene tutto in un ordine quasi maniacale. Non ha hobbies o interessi. Ascolta musica commerciale, soprattutto quella che passano in disco e alla radio. Va in palestra per tenersi in forma. Non ha moltissimi amici, principalmente quelli di infanzia a cui però è molto legata. Non beve e non fuma. Imprigionata nel suo mondo di regole a cui ormai non si può sottrarre perché parte di lei.
Ora immaginatela in un altro mondo. In un mondo dove le sue trasmissioni preferite vanno in onda dopo le 23. Dove nei locali o pub non passa mai la musica che a lei piace. La sua musica preferita può sentirla una volta ogni tanto, se le va bene, pagando 20/30 euro. A volte ci va da sola, perché nessuno l’accompagna. Nessuno con cui parlare di quello che passa in tv perché guardano tutti quelle serie tv americane tanto complicate o programmi di politica così noiosi. La gente si informa su internet, in modo indipendente e ignora le notizie che passano alla tv controllata dai potenti. Tutti pensano a coltivare il loro sapere mentre tu pensi alla moda e al taglio di capelli. Le persone adorano scambiarsi opinioni filosofiche ed intellettuali, giusto per misurarsi un po’ e migliorarsi facendo conoscenza. Tu invece certe domande preferisci semplicemente non fartele. Cerchi di parlare del tempo, della scuola e dell’ultimo vestito che ti sei comprata ma nessuno sembra ascoltarti veramente.
Quindi ti ritrovi ad uscire e fare cose come andare a ballare musica che non ti piace, sparata a tutto volume. Sentire gli altri mentre parlano di cose che totalmente ignori. Non essere presa sul serio quando si parla di argomenti seri. Ti senti sempre fuori luogo e che, per quanto tu possa apparire, è sempre più importante essere.

Benvenuta nel mio mondo Jane.

sabato 6 dicembre 2008

La mia famiglia


La mia famiglia siamo uno. Sono nella pancia di una appena bellissima ventenne e sto assistendo al suo matrimonio con mio padre poco più vecchio di lei. Sono entrambi giovani e ingenui. Poco importa se sono stata un incidente, che la mia nascita può creare problemi e che non sono pronti a questo passo… siamo cattolici non assassini ed è l’amore a trionfare. Lui mi vuole chiamare Valentina ma mia madre, in ricordo della sua sorella morta neonata, mi chiama Simona.
La mia famiglia siamo tre. Che fantastici genitori che ho. Sono talmente protettivi nei miei confronti che mia madre non mi lascia stare un secondo da sola (a meno che non ci sia qualche cartomante in tv) e non mi fa uscire di casa perché ha paura degli altri e non si sa mai cosa potrebbero farmi. Mio padre d’altronde in me vede solo i voti che porto a casa e quindi la mia infanzia la passo a casa, in camera, in castigo. A scuola vengo derisa perché non penso a come vestirmi, ai ragazzi e perché non sono poi tutta questa bellezza. Ma ai miei genitori non importa. Il segreto della felicità è avere bei voti e una ristretta vita sociale. Evviva!!
La mia famiglia siamo quattro. Dopo anni al volere dei miei sono finalmente andata a vivere da sola. Ho lasciato fidanzato, genitori e amici per trasferirmi a Roma a sognare il cinema. Siamo io e altre tre coinquiline. Eeehhh la convivenza non è facile. Lo dicono tutti. Poi tra femmine, lasciatemelo dire, è ancora peggio. Gli argomenti più gettonati in casa sono “chi ha scelto Mario tra le ragazze”, “cos’è successo a Cento Vetrine” o “chi ha vinto la talpa”. Ma anche tempo, scuola e “cosa mangi stasera?” sono richiestissimi. Io non sono proprio preparata, sto provando a farci l’abitudine. Però ci si diverte anche un sacco. Il gioco che preferisco è “sparlare della coinquilina assente”. Come tutti i giochi che si rispettino è bello se sei presente se no si perde il meglio. Il segreto per vincere tuttavia è stare zitti e fregarsene. Anche quando ti fanno un torto. Stare zitti e subire così scendono le probabilità di essere nominati e si arriva alla fine. Che divertimento!!
La mia famiglia siamo uno. Presa la mia laurea ho deciso di tornare a Torino alle mie origini, almeno per un po’. Essendo donna e, non avendo un padre importante, non posso accedere al mondo del cinema e quindi mi accontento di sognare ancora, magari la grande America dove tutto è possibile. Vivo da sola in una mansarda in centro a Torino. Sola perché l’uomo che amo sta con una donna più bella e più giovane di me. Ma io sono ottimista. Sono una sognatrice e voglio realizzare i miei sogni.
La mia famiglia siamo tre. Vivo a Los Angeles insieme a Jack e Chandler. Faccio un’accademia per sceneggiatori e autori per il cinema. È stata dura imparare bene la lingua e investire ogni mio risparmio per tutto questo ma ce l’ho fatta. Qui scrivo molto insieme ai miei compagni e proprio domani presenteremo un soggetto per una serie tv che sicuro avrà grande successo. La vita finalmente mi sorride. La malinconia e la solitudine ha lasciato il posto alla serenità e mi sento meno sola dopo tutto.
La mia famiglia siamo due. Siamo ormai alla terza stagione. Gli ascolti sono alle stelle ed io ho trovato il mio amore. Sarà perché stiamo insieme tutto il giorno o perché abbiamo gli stessi interessi ma io e Jack andiamo alla grande. Siamo una macchina di idee e soldi da fare invidia a tutte le altre coppie dello spettacolo. Il prossimo Maggio ci sposiamo. Me l’ha chiesto in una romanticissima sera di luna piena sulla spiaggia ed io non ho saputo dire di no. Sarà un matrimonio faraonico. Ho invitato tutti i miei amici e parenti dall’Italia, insieme ai suoi da New York ed un sacco di gente importante. Poco importa se li conosciamo poco. L’immagine è pur sempre importante, dice sempre lui. E devo dire che mi ha convinto.
La mia famiglia siamo quattro. Io, Jack e i nostri due fantastici figli: Sally ed Harry. Viviamo in una fantastica villa sulle colline di Hollywood. La serie tv si è conclusa l’anno scorso. Finalmente ho tanto tempo libero da passare con i miei figli. Mio marito, invece, è sempre in giro come produttore. Chissà quante attrici disposte a tutto si è portato a letto. Ogni volta che torna è una litigata. Vorrei divorziare ma l’immagine, si sa, è tutto. E allora bevo e sperpero i miei soldi comprando tante cose inutili. Cerco di non pensarci e far passare il tempo.
La mia famiglia siamo uno. Sto guardando il bel paesaggio dalla enorme vetrata della mia immensa villa. Mi sono appena imbottita di tranquillanti e psicofarmaci presi giusto ieri dalla farmacia (lo sapevo che prima o poi la mia laurea in Psicologia sarebbe servita a qualcosa). Penso che ho sbagliato tutto nella vita. Ho sbagliato quando ho agito di testa mia e ho sbagliato quando ho cercato di non essere più una “diversa” e ho cercato di adeguarmi alla massa. È inutile non sono fatta per vivere in questo mondo. Quando uno straniero si trova fuori dalla propria terra di origine o si adegua o torna a casa. Quindi gente si torna a casa. Niente lacrime. Un ultimo messaggio lasciato sul comodino a quella persona che non vedo da anni “Spero che almeno tu sia felice”.
La mia famiglia siamo … zero.

“Pelle: è la tua proprio quella che mi manca in certi momenti e in questo, momento è la tua pelle ciò che sento, nuotando nell'aria…” Marlene Kuntz

P.s. Liberamente ispirato ai monologhi di Paola Cortellesi scritti da Massimiliano Bruno intitolati appunto “La mia famiglia” che vi invito a vedere su youtube.

martedì 2 dicembre 2008

Le cose che amo della vita


Mettere il cucchiaino nel barattolo del caffè quando è pieno
Incontrare una persona da tanto tempo per caso
Baciare sotto la pioggia
Parlare tanto di un film appena visto
Imparare a suonare una canzone nuova
Respirare l’aria fresca di mattina
Le coincidenze della vita
Sentire le parole di una canzone al momento giusto
Emozionarmi davanti ad un film
La sigaretta dopo pranzato
Camminare da sola per le vie sconosciute di una città
Sognare ad occhi aperti
Guidare per strade nuove
Ridere con gli amici
Ascoltare le note di un pianoforte
Pensare ad una persona e sapere che anche lei lo sta facendo
Giocare con i bambini
Trovare i soldi in vecchi pantaloni
Guardare gli altri balconi e fantasticare sulle vite dentro
Osservare le persone nei bus, treni e per strada
Leggere la parola finale dei libri
L’inchiostro fresco di stampa
Filmare e fotografare la vita intorno a me
Trovare, mentre cerchi una cosa, un oggetto del tuo passato
Rivedere le vecchie foto
Addormentarmi dopo una faticosa giornata
L'odore delle mie dita dopo aver fumato
Svegliarmi 2 minuti prima che suoni la sveglia
Vedere Kill Bill
Scommettere con gli amici
Dormire con qualcuno accanto
Osservare la neve che scende pian piano dalla finestra
Scoprire un gruppo nuovo davvero bravo
Inserire un nuovo contatto su msn
Scovare su mtv uno di quei video musicali talmente belli che ti dimentichi della canzone
Ricordarmi un nome che non veniva
Parlare ad alta voce
I vinili e il loro suono
Inventare, Fantasticare e Inscenare i miei sogni e sognare ancora
La gente che urla nelle case per un goal della Roma
Scambiarmi un sorriso estraneo
Conoscere le persone per puro caso
Riascoltare le citazioni dei film
Mangiare la Pizza
Fare sorprese alle persone
Bere il vino a tavola
Vedere un uomo piangere
Le mie amiche di infanzia
Guardarmi indietro dopo una lunga battaglia
Le grandi città
Prendere il caffè con l’amico di sempre
Curiosare sulla vita altrui
Ascoltare i racconti delle altre persone
Viaggiare
Tifare la mia squadra del cuore
Guardare le partite dell’Italia
Le canzoni d’amore
Ridere guardando Friends
Pensare alla stessa cosa di chi ti sta accanto
Prendere la metro
Filosofeggiare sulla vita
Fare discorsi e discussioni su cose serie con gli amici
Fare la lotta con i cuscini
Fare un punto a pallavolo
Risolvere gli indovinelli
Grattare le ricariche
Aprire le stecche di sigarette
Accendere la stufetta di inverno
Vedere il mondo dall’aereo
Sentire Fabio Volo la mattina
Andare a teatro
La panna montata
Ballare e cantare da sola
Il profumo della primavera
Il piumone d’inverno
Le piste da sci
Birra e patatine
Una nuova puntata di Lost
Cantare a squarciagola in macchina una canzone che passano in radio
Vincere un torneo di poker
I tuoni e il suono del diluvio, di notte prima di dormire
Una sigaretta di sera con l’Ipod davanti al Colosseo
Il volontariato e il suo modo di combattere l’egoismo
I trailer al cinema

Yann Tiersen - Comptine d'un Autre Eté L'apres midi

lunedì 1 dicembre 2008

A futura memoria


Ho deciso di iniziare un blog per due semplicissime ragione. La prima è perchè, in questo periodo della mia vita, mi sento particolamente sola. Ma non perchè nessuno mi capisce o perchè sono single da ormai tempo immemorabile. Semplicemente perchè mi sento straniera a casa mia. Mi sembra che tutto il mondo stia girando in senso contrario a tal punto che mi sto aggrappando a quelle poche persone che vedo essere simili a me. Questo vuole essere un grido di comunicazione per trovare nello spazio quasi infinito di internet persone come me. Spero di non essere come Leela e di trovare esseri viventi come me e sentirmi così un po' meno extraterrestre nella mia terra.
La seconda è più banale. Semplicemente a futura memoria. Come un diario pubblico dove scrivere pensieri, parole, opere ed omissioni (perdonate la mia educazione cattolica che ogni tanto si impossessa del mio corpo) che raccontino del mio tempo e di quello che mi sta attorno così da poter in futuro ricordare e magari imparare anzichè dimenticare.
Devo essere sincera sono sempre stata un po' restia riguardo ai blog: "guarda come scrivo bene", "guarda che bella che è la mia vita", "guarda che io la penso troppo meglio rispetto agli altri", "guarda che momentaccio sto passando, che vita di merda, ditemi che mi volete bene sennò la faccio finita p.s. daiii dimmi che mi vuoi bene, anche se non è vero, perchè tanto sono solo parole scritte neanche lo scazzo di fare il falso davanti daiii suuu ho bisogno d'amore".
Ecco lo dico subito non lo scrivo per voi il blog. Lo scrivo per me e basta (in questo mondo di egoisti lasciatemi essere egoista almeno una volta). Scrivo male, penso cose sbagliate, la mia vita non è meravigliosa e sì, sono una ragazza triste, ma ho già chi mi vuol bene e non ha bisogno di scrivermelo.

... It's all right? In a tropical pizza style ...